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Inaugurazione

25 novembre 2011

 

Abbiamo voluto portare a Napoli le competenze di Tilab, ma perché Napoli? Napoli per noi non è l’immagine stereotipata da cartolina, né un territorio immobilizzato da problemi storici e contingenti; al contrario, viviamo questa realtà come una grande opportunità di crescita e miglioramento. Ciò può avvenire solo se siamo capaci di sostituire i vecchi schemi mentali con le nuove esigenze delle realtà locali e siamo convinti che questo riesca grazie alla buona predisposizione del capitale umano qui presente, che ha la capacità di accettare le nuove sfide e di mettersi in gioco sia come singolo che come squadra: siamo convinti che l’innovazione nasce dall’intuizione creativa del singolo individuo, ma si sviluppa e diventa realtà solo grazie alla capacità del singolo di cooperare attivamente in un sistema più grande, inteso sia come azienda che come territorio.

Infatti uno dei nostri obiettivi principali è proprio essere presenti sul territorio, dove ci mettiamo a disposizione per progetti in cui crediamo e che contribuiscono a migliorare il nostro  futuro. [... ]

Tutte queste attività sono accompagnate dallo sforzo costante di migliorare il processo di  condivisione delle informazioni, base di ogni sapere ed ogni agire, usando ogni forma di comunicazione, soprattutto quella  multimediale,  nell’assoluta convinzione che ciò che non viene comunicato resta limitato al singolo individuo che ne ha la conoscenza e non è quindi aziendalmente utile.

Quindi il nostro obiettivo è sviluppare nuove capacità ai fini della promozione di nuove esperienze innovative e del loro costante adeguamento alle necessità dell’azienda e del territorio. Ma la difficile condizione economica dei nostri giorni impone di raggiungere tale obiettivo adattando i prodotti esistenti alle nuove esigenze piuttosto che investendo in nuove soluzioni, esattamente come è accaduto agli spazi ed agli oggetti di questi nostri laboratori, in cui, dove possibile, abbiamo usato materiali di recupero (esempio di attaccapanni trasformato in supporto per lavagna). Questo ci ha dato una fierezza particolare nel costruirci “cose” invece che comprarle, invertendo, quando possibile, l'assunto per cui oramai non vale più la pena di conservare e riparare, conviene ricomprare nuovo tutto. Sapere poi che riciclando, riparando, riadattando abbiamo contribuito un po’ alla salvaguardia ecologica del nostro pianeta aggiunge un motivo di fierezza in più.

Ma non vogliamo essere considerati coloro che sanno fissare le mensole di un armadio o montare un tavolinetto IKEA: noi elaboriamo continuamente il materiale a nostra disposizione e quello del mondo che ci circonda per escogitare possibilità combinatorie e creative.

Diversamente dagli ingegneri, che pure sono numerosi nella nostra squadra, noi non subordiniamo i nostri progetti al possesso di materie prime e arnesi; i nostri materiali sono serviti e possono ancora servire per il medesimo uso, o per un uso differente se appena si modifica il loro primitivo funzionamento. Per noi non esistono materiali di scarto. Tutto può essere recuperato, tutto un giorno può essere utile. Siamo liberi grazie alla nostra arte di arrangiarci, arte che ha trovato anche una sua definizione teorica nel mondo tecnologico anglosassone: è stata definita “Tinkering”, che ad oggi presenta diverse sfumature, tra cui “quello che succede quando si cerca qualcosa che non sai o bene come fare, guidati dal capriccio, l'immaginazione e curiosità”. Quando si fa tinkering, non ci sono le istruzioni, ma neanche  fallimenti, nessun modo giusto o sbagliato di fare le cose. Si tratta di capire come funzionano le cose e come rielaborarle.

Il tinkering si basa sul RIUSO di dispositivi ancora funzionanti ma inutilizzati per obsolescenza, sul RICICLO di parti estratte da tecnologia in rottamazione e sull’assemblaggio CREATIVO di detti componenti (spesso utilizzati per scopi diversi da quelli originari) per espletare nuove funzionalità.

E’ un processo che si sposa con il gioco e la ricerca; è un approccio che mostra che anche in condizioni di scarse risorse è possibile creare nuove cose con la forza delle idee.

Il nostro contesto prevede:

  • centro congressi;

quando un cliente seleziona un centro congressi, prende in considerazione l’eccellenza dei servizi; tale eccellenza si può raggiungere anche sapendo anticipare le richieste dei clienti, curando i dettagli della struttura, attraverso ad esempio l’uso di una segnaletica interna concisa e chiara (sia stampata che elettronica), rispettando tutti gli standard di sicurezza

  • show room per clienti ed enti locali;

showroom inteso non solo come spazio espositivo organizzato, ma come metodo ed  organizzazione di vendita.

  • formazione HR,

Attivare modalità innovative di formazione e qualificazione delle risorse umane non limitate solo ad una immediata funzionalità, ma inserite in circuiti nuovi di aggiornamento e qualificazione permanente, al fine di rafforzare la presenza di profili e saperi di alto livello necessari per innalzare la soglia qualitativa della

crescita;

  • Nuovi laboratori, tra cui uno dedicato ad LTE, per contribuire all’incremento di un valore aggiunto per i nostri clienti

 

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